• feb

    18

    2016
  • 667

"Mentre Alfano parla, la Città è espugnata dal crimine"

Mentre Alfano parla. Reg­gio Calabria vit!!ne espugnata dal crimine». E la deputata del Movimento 5 Stelle Fe­derica Dieni a commentare l'escalation di atti delinquen­ziali registrati nella città ca­labrose negli ultimi giorni. «Non è passata neppure una settimana  - continua la par­lamentare -perché la 'ndrangheta rispondesse a proprio modo al ministro dell 'lnterno che aveva promesso di metterla in ginocchio. Ci sa­rebbe da prendere atto dell'ennesima dimostrazione di incapacità da parte del responsabile del Viminale, se non fosso che questa umilia­zione la patisce lo Stato e la nostra città. In definitiva è una sconfitta per tutti noi cit­tadini. L'omicidio avvenuto pochi giomi fa in un agguato, è  solo l'ultimo di una serie di fatti criminosi cbe stanno dando pericolosamente la percezione ai reggini di un arretramento delle istituzio­ni dalle posizioni di legalità faticosamente conquistate negli anni. Reggio ha senza dubbio sempre  avuto proble­mi con la sicurezza, ma la situazione attuale deve destare più di una preoccupazione a chi combatte la mafie". 

"Non possiamo permetterci di perdere il territorio e per questo motivo non possiamo dare segnali di debolezza alla criminalità organizzata calabrese che sta diventando più forte che mai. Purtroppo - nota Federica Dieni - quanto avvenuto è una dimostrazione del fatto che non servono passarelle per fare sicurezza, ma fondi per le forze dell'ordine e per la giustizia. Quello che è mancato in questi anni, in tal senso, sono risorse umane ed economiche per rafforzarei tanti presidi di legalità che, nonostante tutto, si battono con coraggio sul nostro territorio. D'altra parte, se mancano uomini  e mezzi, desta sconcerto la cedevolezza, per non dire la rassegnazione che si registra per i fenomeni di infiltrazione della 'ndrangheta nel mondo politico e amministrativo. Come se non fosse sufficiente, anche dove non sono prodotte dalle pressioni provenienti da organizzazioni malavitose strutturate, la corruzione e il clientelismo contribuiscono ugualmente ad indebolire le istruzioni e a segnare una distanza tra queste e i cittadini che non si sentono chiamati a difenderle".

"Di fronte a questi fenomeni - termina la parlamentare - l'errore più grave che potremmo fare è quello della rassegnazione. Noi del Movimento 5 Stelle continuano a lavorare ogni giorno per costruire nei calabresi un senso di fiducia nel pubblico, cercando di portare in evidenza ed isolare il marcio per salvare ciò che ancora c'è - ed è la maggior parte - di buono e onesto".


FONTE QUOTIDIANO IN ALLEGATO

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